Iscrizione presepe in famiglia
Inviaci una foto del presepe (possibilmente orizzontale) con il nome di chi lo ha realizzato (o della famiglia) con la località e una breve descrizione riempiendo in tutti i campi il modulo qui sotto. (solo una foto e non i video)
Terre di Presepi assegnerà un numero progressivo al presepe e pubblicherà tutto sulla pagina facebook ufficiale Terre Di Presepi.
I dieci presepi pubblicati sulla pagina facebook che hanno ottenuto più interazioni (si contano le emozioni) fino alle ore 23,59 di Domenica 14 gennaio 2024, saranno candidati il prossimo anno dall’Associazione Nazionale Città dei Presepi alla mostra 100 presepi in Vaticano a Roma.
Tutti possono partecipare, quindi anche tu.
Sei un bambino, un genitore, un presepista, insegnante, una scuola? Partecipa!
Hai fatto il presepe in famiglia, oppure lo hai collocato lungo la strada o in giardino? Partecipa!
Chi ha realizzato il presepe con qualunque tecnica e modalità è atteso al concorso.
Fac-simile (tratto dall’edizione del presepe in famiglia del Natale 2020)
Manifesto per il presepe in famiglia
”Vorrei sostenere – dice il Papa nella lettera apostolica Admirabile Signum – la bella tradizione delle nostre famiglie, che nei giorni precedenti il Natale preparano il presepe”.
Entrando poi nel dettaglio sottolinea come “…È davvero un esercizio di fantasia creativa, che impiega i materiali più disparati per dare vita a piccoli capolavori di bellezza. Si impara da bambini: quando papà e mamma, insieme ai nonni, trasmettono questa gioiosa abitudine, che racchiude in sé una ricca spiritualità popolare. Mi auguro che questa pratica non venga mai meno; anzi, spero che, là dove fosse caduta in disuso, possa essere riscoperta e rivitalizzata”.
E allora come interpretare oggi il bisogno di scoprire il senso autentico del Natale nelle famiglie in difficoltà, in coloro che sono nella malattia e nel disagio, a chi sente le proprie sicurezze venire meno e guarda al domani con incertezza e senza speranza?
Nel poco che è nelle nostre peculiarità proponiamo a tutti la realizzazione del presepe in famiglia.
E come dice papa Francesco: “…comporre il presepe nelle nostre case ci aiuta a rivivere la storia che si è vissuta a Betlemme. Naturalmente, i Vangeli rimangono sempre la fonte che permette di conoscere e meditare quell’Avvenire; tuttavia, la sua rappresentazione nel presepe aiuta ad immaginare le scene, stimola gli affetti, invita a sentirsi coinvolti nella storia della salvezza, contemporanei dell’evento che è vivo e attuale nei più diversi contesti storici e culturali”.
“Mi piace ora passare in rassegna i vari segni del presepe per cogliere il senso che portano in sé. In primo luogo, rappresentiamo il contesto del cielo stellato nel buio e nel silenzio della notte. Non è solo per fedeltà ai racconti evangelici che lo facciamo così, ma per il significato che possiede. Pensiamo a volte la notte circonda la nostra vita. Ebbene, anche in quei momenti, Dio non ci lascia soli, ma si fa anche presente per rispondere alle domande decisive che riguardano quante il senso della nostra esistenza : chi sono io? Da dove vengo? Perché sono nato in questo tempo? Perché amo? Perché soffro? Perché morirò? Per dare una risposta a questi interrogativi Dio si è fatto uomo. La sua vicinanza porta luce dove c’è il buio e rischiara quanti attraversano le tenebre della sofferenza (cfr Lc 1,79)…
Quanta emozione dovrebbe accompagnarci mentre collochiamo nel presepe le montagne, i ruscelli, le pecore ei pastori! In questo modo ricordiamo, come avevano preannunciato i profeti, che tutto il creato partecipa alla festa della venuta del Messia. Gli angeli e la stella cometa sono il segno che noi pure siamo chiamati a metterci in cammino per raggiungere la grotta e adorare il Signore… iniziare a costruirlo. Questi ricordi ci inducono a prendere sempre nuova coscienza del grande dono che ci è stato fatto trasmettereci la fede; e al tempo stesso ci fanno sentire il dovere e la gioia di partecipare ai figli e ai nipoti la stessa esperienza. Non è importante come si allestisce il presepe, può essere sempre uguale o modificarsi ogni anno;ciò che conta, è che esso parli alla nostra vita. Dovunque e in qualsiasi forma, il presepe racconta l’amore di Dio, il Dio che si è fatto bambino per dirci quanto è vicino ad ogni essere umano, in qualunque condizione si trovi”.