A Roma il presepe vivente il 17 dicembre

La Basilica Papale di Santa Maria Maggiore a Roma e l’Associazione nazionale Città dei Presepi realizzeranno sabato 17 dicembre (con inizio alle 14,30 dalla Basilica Papale di San Giovanni in Laterano il presepe vivente. L’iniziativa è in collaborazione con la Diocesi di Roma e con il patrocinio del Comune di Roma. Con questa manifestazione iniziano  i festeggiamenti ottocentenari in occasione del primo presepe realizzato da San Francesco. Al termine i figuranti e coloro che parteciperanno come pubblico all’iniziativa si ritroveranno in piazza S.Maria Maggiore per la celebrazione della novena di Natale a cui seguirà all’interno della Basilica la celebrazione presieduta dal cardinale Angelo De Donatis.
Tutti possono partecipare al presepe vivente e sono invitati ad avere un ruolo attivo da figuranti. L’invito è rivolto dunque alle parrocchie, a coloro che realizzano già il presepe vivente in tutta Italia e nella diocesi di Roma in particolare, alle associazioni, alle parrocchie, ai gruppi anche se di poche persone, a far parte come figuranti del presepe vivente. 
L’Associazione Nazionale Città dei Presepi coordinerà i vari aspetti logistici e organizzativi. Intanto si cercano le disponibilità.
La mail di contatto è direzione@cittadeipresepi.com oppure tramite i contatti social dalla pagina Terre Di Presepi.

La storia della Basilica di San Giovanni in Laterano si intreccia infatti con il Francescanesimo. Fu qui infatti che fu approvata da Papa Innocenzo la Regola Francescana.
Le cronache ci raccontano di San Francesco che insieme ai suoi compagni dovette attendere quasi tre mesi fuori dalla residenza del Papa, che allora si trovava nel Palazzo Laterano, contiguo alla Basilica di San Giovanni in Laterano. L’attesa oltre che lunga fu molto faticosa, perché le guardie pontificie, in mancanza di autorizzazione del Papa, impedivano loro l’ingresso a palazzo. Durante questo periodo, Francesco e i suoi fraticelli dormivano per strada e vivevano di elemosina. Il Papa alla fine dovette cedere e decise di dare loro udienza. Alla presenza di Innocenzo III, Francesco espose la forma di vita o Regola per i frati, composta da frasi evangeliche e norme di vita. Il Papa diede la sua approvazione.
La figura di San Francesco ci riporta inoltre al primo presepe di cui nel 2023 ricorrono gli ottocento anni. E proprio in preparazione a questo evento con la proposizione del presepe vivente a Roma si vuole entrare nell’anno dell’anniversario del primo presepe.

La Basilica di Santa Maria Maggiore conserva le reliquie della culla di Gesù bambino e per questo venne intitolata Sancta Maria ad Praesepium, divenendo meta dei pellegrini “romei” in occasione delle festività natalizie, oltre che oggetto di grande devozione e munificenza da parte di pontefici e sovrani.
La storia racconta che fin dal 432, per volere di Sisto III, la chiesa accolse infatti al suo interno un Oratorio del Presepe, ovvero una riproduzione fedele della grotta in cui nacque Gesù realizzata con pietre provenienti dalla Terra Santa. A suggellare questa identità di “Seconda Betlemme” fu intorno alla metà del VII secolo, precisamente nel 644, il dono che il Patriarca di Gerusalemme, san Sofronio, fece a Papa Teodoro I: ovvero le reliquie della mangiatoia.
Si tratta di cinque asticelle in legno di acero provenienti dalla greppia di Betlemme”, la Sacra Culla o cunabulum,  assieme alle fasce in cui fu avvolto il piccolo corpo di Gesù.

La Basilica papale di Santa Maria Maggiore è molto cara a Papa Francesco che ha visitato da pontefice 101 volte a cui si aggiungono le molte precedenti visite. Il Santo Padre è molto contento che si possa svolgere l’iniziativa e ha dato la sua approvazione.

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