La visita guidata alle annunciazioni del Museo diocesano ha coinvolto un’utenza fortemente interessata all’approfondimento artistico e storico. Le tre annunciazioni contenute opera di Jacopo Chimenti detto l’Empoli, Pier Francesco Fiorentino e Jacopo da Como sono state illustrate dalla direttrice del museo Elisa Barani che ne ha indicato la storia artistica, la provenienza e il confronto con opere dello stesso periodo. Il Capodanno dell’annunciazione è stata dunque la cornice ideale e naturale per inaugurare l’accessibilità ai non vedenti dell’annunciazione di Jacopo da Como. La fruibilità è resa possibile con la collocazione di due tavole in braille una che racconta il Museo diocesano e l’altra la stessa annunciazione e attraverso il tatto è possibile percepirla con le mani.
Nella Chiesa di San Francesco il focus sulle annunciazioni presenti, ha portato alla valorizzazione dell’opera di Francesco Curradi collocata in uno degli altari laterali.
L’intero volume della chiesa ha accolto quindi l’esposizione di circa 300 annunciazioni toscane, di tutte le provincie, riprodotte su forex e collocate secondo un percorso cronologico sulle apposite grate e sui cavalletti. Il percorso espositivo è stato evidenziato attraverso la collocazione di stativi e di fari direzionali che con i loro fasci luminosi hanno permesso di apprezzare la riproduzione delle opere realizzate lungo i secoli.
Il cuore della parte espositiva era rappresentato dalle annunciazioni del territorio in cui si trovava la mostra: ovvero la diocesi di San Miniato. Il momento inaugurale ha visto la presenza dei rappresentanti delle autorità e per la regione Toscana era presente il consigliere regionale Andrea Pieroni che ha portato il saluto del presidente del consiglio regionale spiegando il senso del capodanno toscano.
Contestualmente alle esposizioni toscane storiche, è stata inaugurata la mostra realizzata dai pittori contemporanei sul tema dell’annunciazione oggi. Sono state circa cinquanta le opere esposte, con tecnica e misura libera che hanno coinvolto artisti della Toscana e di altre regioni limitrofe.
L’apertura delle mostre durante tutto il periodo indicato, compreso dunque anche i giorni di Pasqua e del Lunedì dell’Angelo, ha permesso la fruizione e la presenza di molti visitatori residenti e turisti venuti da molti luoghi della Toscana appositamente per visitare la mostra.