Nella millenaria chiesa di Palaia in provincia di Pisa il vescovo di San Miniato mons. Andrea Migliavacca (delegato dalla Cet al turismo e tempo libero) ha consegnato nel corso di una celebrazione, il mandato a fare il presepe a tutti i presepisti e ha benedetto le statuette di Gesù Bambino che saranno collocate nel presepe. Si tratta di un appuntamento particolarmente sentito dai presepisti, che, seguendo le gesta di San Francesco a Greccio, ricevono l’investitura della Chiesa con un mandato specifico a loro dedicato.
Durante l’omelia il presule commentando le letture del giorno ha evidenziato ai presepisti quale deve essere il fine delle loro opera: condurre alla preghiera.
“E’ una celebrazione di ripartenza; nella difficoltà del contesto della pandemia muoviamo dei passi che ci dicono che si vive, ecco l’avventura dei presepi sia un cammino e un’incontrarci per offrire una proposta che è segno di vita.
Il presepe non serve, fosse anche la più bella opera artistica, se non ci invita alla preghiera, a vivere il Vangelo nella nostra vita e se non ci porta alla lode del Signore in mezzo a noi.
Il presepe è un messaggero dell’opera bella che il Signore sta costruendo con noi e in mezzo a noi in questi tempi, sia l’invito a vegliare per accogliere la promessa dell’incontro con il Signore della vita e sia un luogo che porta alla preghiera dove si vive l’incontro vero Gesù che nasce”.
Al termine della celebrazione i presepisti con le statuette di Gesù Bambino in braccio si sono avvicinate al presbiterio per la benedizione. Ognuna di essa troverà posto nel presepe del loro paese. E con questo spirito, che ogni luogo possa essere una Greccio dei nostri giorni, si apre anche il Festival Nazionale di Terre di Presepi a cui tutte le realtà che lo desiderano possono aderire per dare vita alla rete presepiale più lunga d’Italia da nord a sud, da est ad ovest.
Nell’occasione è stato consegnato, per mano di Stefano Mattii delegato dall’Associazione San Lorenzo Martire e diacono, alla locale comunità di Gello di Palaia l’arazzo raffigurante San Lorenzo proveniente della Basilica di San Lorenzo Fuori Le Mura a Roma.
Al termine della celebrazione è stata siglata a tal proposito una lettera d’intenti per la valorizzazione del presepe nel mondo laurenziano tra l’Associazione nazionale Città dei Presepi e la rete delle comunità di San Lorenzo nel mondo.