Artistico A Cavazzale (Vicenza) i genitori dei ragazzi del catechismo realizzano il presepe proponendo ogni anno un tema
Il presepio è suddiviso in tre scene. Nelle prime due si contrappongono una natura protetta, rispettata ed amatacon una natura invece calpestata che si ribella a questa mancanza di amore, si notano infatti il degrado ambientale e le recenti calamità che hanno colpito le nostre zone: la tempesta Vaja e l’inquinamento dei fiumi.
Tipologia di presepe
Tipologia: Artistico
Dimensioni: Medie dimensioni
Visibilità: Provinciale
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Data apertura
23 Novembre 2024 -
Data chiusura
23 Novembre 2024
Il presepe - A Cavazzale (Vicenza) i genitori dei ragazzi del catechismo realizzano il presepe proponendo ogni anno un tema
Il lavoro di progettazione inizia a fine agosto, operativamente iniziamo a preparare le varie scenografie a metà settembre. Ci siamo sempre dati come obiettivo l’apertura all’8 dicembre.
I personaggi sono in resina e in qualche caso in terracotta. La motivazione che quattro anni fa ci ha spinti a costituire un gruppo di persone per la preparazione del presepio in parrocchia, è nata per la passione che alcuni di noi avevano per il presepio, e poi per realizzare un gruppo di genitori che potessero condividere assieme dei momenti di incontro e di amicizia. Amicizia e conoscenza che è nata grazie all’avere dei figli che partecipavano alla stessa classe di catechismo. Il tutto è nato su proposta di alcuni di noi che avevano condiviso l’esperienza di essere catechisti dei nostri figli e si voleva estendere e condividere questo cammino con quei genitori che avevano in comune la passione per il presepio, quale rappresentazione della nascita di Gesù nella nostra vita e nella nostra storia. Poteva essere un modo nuovo e diverso per portare ed esprime in parrocchia una proposta di riflessione dall’essere cristiani e sul significato vero del Natale. Infatti i primi tre presepi sono stati ambientati nel contesto nel nostro territorio e nella storia dei nostri paesi. Negli ultimi due anni abbiamo allargato il gruppo anche ad altre persone che non fossero solo genitori della classe di catechismo dei nostri figli, il tutto con l’intento di creare un’opportunità per fare comunità e dare spazio a chi condivide la bellezza di realizzare un presepio e di trasferire un messaggio cristiano attraverso la sua ambientazione. La cosa più piacevole nella fase di preparazione è mettere assieme le nostre esperienze, conoscenze tecniche e sensibilità oltre che condividere assieme molto tempo che ci ha permesso di risaldare la nostra amicizia nella diversità di sensibilità e cammino di fede diverso di ciascuno di noi.
Il presepio che è stato realizzato per questo Natale 2021 evidenzia due temi tra di loro legati: La nascita di Gesu’ e la sua vita terrena fino alla resurrezione ed il rispetto del creato, dono di Dio.
Dio ci ha donato suo figlio Gesù e la terra sulla quale viviamo, doni che troppo spesso non riusciamo ad apprezzare, custodire e valorizzare. Così come Gesù nasce e muore per la nostra salvezza, tanto che ancora oggi come allora ci “rifiutiamo” a riconoscerlo nel grido di dolore di una umanità sofferente a noi vicina; così con superficialità ed incuria maltrattiamo il pianeta che ci è stato donato perchè lo custodissimo per i nostri figli, invece lo deturpiamo e sfruttiamo con violenza ed arroganza. Questi sono i due grandi temi che abbiamo voluto affrontare e che Dio ci ha indicato: la salvezza dell’anima e la salvezza del creato.
Il presepio è suddiviso in tre scene. Nelle prime due si contrappongono una natura protetta, rispettata ed amata (dove abbiamo inserito le tre chiese della nostra comunità come auspicio ed esempio di rispetto del creato); con una natura invece calpestata che si ribella a questa mancanza di amore, si notano infatti il degrado ambientale e le recenti calamità che hanno colpito le nostre zone: la tempesta Vaja e l’inquinamento dei fiumi.
Nella terza scena, contestualizzata in un paesaggio che richiama la palestina di Gesù, si pone l’attenzione del legame del Natale in relazione alla festa della Pasqua. Questo collegamento è stato rappresentato da una lunga scalinata fatta da quaranta gradini, simbolo dei quaranta giorni della quaresima che ci conduce alla morte e alla speranza nella resurrezione di Gesù (il sepolcro aperto con la pietra rotolata). Davanti a queste tre scene è stata posta la natività in cui evidenziamo che la luce posta sotto Gesù ci dice che è lui che illumina i volti di Giuseppe di Maria e dei pastori e di tutti noi.
Nella realizzazione del presepe abbiamo cercato come gruppo di coinvolgere anche il coro della parrocchia il tutto perché la preparazione del presepio sia sempre più momento comunitario e non solo di un gruppo ristretto di persone con lo scopo, nei prossimi anni, di allargare il gruppo anche ad altre persone.
I presepisti: Davide Coltro, Daniele Ferrando, Paolo Di Prima, Guido Frattini, Stefano Frasson, Stefano Dalla Stella, Michele Benvegnù, Rita Montee, Damiano Zanetti, Matteo Rossi.
Luogo: Parrocchia San Matteo Apostolo – Cavazzale (Vicenza)