Presepe vivente L'atmosfera unica del presepe vivente di Equi Terme
Un piccolo borgo nel comune di Fivizzano in provincia di Massa, Equi Terme non ha bisogno di trasformare la sua fisionomia di paese per essere già un presepe. Il magico contesto naturale in cui è avvolta la rappresentazione inserisce la rappresentazione tra le più belle e suggestive d’Italia.
Tipologia di presepe
Tipologia: Presepe vivente
Dimensioni: L'intero paese
Ambientazione: Ambientato all'anno zero
Visibilità: Nazionale
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Data apertura
25 Dicembre 2024 -
Data chiusura
28 Dicembre 2024
Il presepe - A Equi Terme si passa il fiume e la Natività è in una grotta naturale con il bue e l’asinello
Un piccolo borgo nel comune di Fivizzano in provincia di Massa, Equi Terme non ha bisogno di trasformare la sua fisionomia di paese per essere già un presepe. Il magico contesto naturale in cui è avvolta la rappresentazione inserisce la rappresentazione tra le più belle e suggestive d’Italia.
A Equi tutto inizia dopo il calar del sole. E con il buio gli elementi paesaggistici che la natura ha forgiato in migliaia di anni diventano una scenografia unica per la rappresentazione del presepe vivente.
Il “Pizzo d’Uccello”, una delle cime più note delle Apuane, si erge in alto, mentre i torrenti Fagli e Lucido delimitano il paese. Qui il terremoto ha fatto più volte sentire la sua voce.
Il 21 giugno 2013 una forte scossa provocò enormi danni, ancora non completamente risolti a cui seguirono per mesi una sequenza interminabile di scosse. Il borgo medievale della Lunigiana tra Aulla e Fivizzano, è conosciuto, per le grotte naturali calcaree e per le terme e fa parte del Parco Regionale delle Alpi Apuane. Qui ha sede l’associazione Presepe Vivente Equi Terme, nata nel 1986 che ogni anno ha lo scopo di allestire la manifestazione.
Si tratta di solito di più rappresentazioni a cui prendono parte oltre duecento figuranti. Mentre il paese con le sue tipiche strette vie viene trasformato in una piccola Betlemme, la scena della Natività si svolge proprio all’interno di una vera grotta che è l’ingresso del percorso che il pubblico comunemente visita tutto l’anno.
In paese possiamo trovare la riproposizione dei mestieri più faticosi del tempo riservati agli uomini come il fabbro, il tornitore, l’arrotino o il pastore, e quelli riservati alle donne come le lavandaie, le filatrici e le tessitrici. Il conio della moneta, il re Erode, le guardie romane e le locande fanno parte del percorso del visitatore che, insieme a Giuseppe e Maria porta fuori paese fino all’ingresso della grotta.
La presenza degli animali principali che compaiono nei presepi aggiunge ulteriore coinvolgimento alle scene, al pari dei falò e delle torce con cui è illuminato il borgo. Gli animali vengono trasportati per l’occasione dai paesi della Lunigiana. La mucca alla grotta è rigorosamente “Bruna Alpina”, più mansueta per vivere alcuni giorni insieme all’asino. I due animali vengono fatti familiarizzare per alcuni giorni prima della rappresentazione in modo che la loro conoscenza non credi loro nervosismo o irrascibilità durante lo svolgimento delle rappresentazioni, doverndo convivere fianco a fianco.
Il gregge delle pecore è guidato dai pastori di oggi. I costumi sono stati pensati, realizzati e cuciti durante gli anni dagli abitanti del luogo. L’intera rappresentazione ha una durata di circa tre ore. Nel 2013 e nel 2014 a causa dell’inagibilità di una parte del paese colpito dal terremoto, il presepe vivente non si è potuto svolgere ad Equi Terme. Ma gli organizzatori hanno pensato bene che la tradizione non poteva essere interrotta e hanno trovato ospitalità nelle cittadine vicine di Sarzana e Vezzano Ligure. Dal 2015 il “solco di Equi” è tornato il luogo naturale del presepe vivente.
Un treno speciale raccoglie in occasione di una delle rappresentazioni i visitatori delle cittadine vicine per accompagnarli proprio all’interno del presepe.
(foto Maurizio Benacci)