Permanente A Grottaglie uno splendido presepe cinquecentesco

Siamo in provincia di Taranto e negli anni sessanta fu ritrovato e riportato alla luce un monumentale presepe rinascimentale opera dello scultore Stefano da Putignano

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A Grottaglie uno splendido presepe cinquecentesco

Tipologia di presepe

Tipologia: Permanente

Dimensioni: Monumentale

Materiali: Pietra locale

Ambientazione: Rinascimento

Anno di costruzione: 1530

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Via Corrado Mastropaolo, 125 Grottaglie (Taranto)
calendar_month Periodo di apertura
  • Data apertura
    31 Dicembre 2022
  • Data chiusura
    31 Dicembre 2023
schedule Orari
dalle 10:00 alle 12:00
Festivi dalle 10:00 alle 13:00
Il presepe è esposto tutto l’anno. Con la Pro Loco di Grottaglie, su prenotazione, si può visitare anche oltre l’orario base di apertura.

Il presepe - A Grottaglie uno splendido presepe Cinquecentesco

Un presepe cinquecentesco scultoreo in pietra locale che vale il viaggio per ammirarlo. Siamo nella città di Grottaglie situata sul pendio di una collina delle Murge chiamata Monte Samuele Pizzuto nell’entroterra di Taranto, all’estremità meridionale della “Murgia dei trulli” un vasto territorio che si estende da Matera a Grottaglie, passando da Martina Franca in Valle d’Itria e Villa Castelli.
Nella chiesa del Carmine fu rinvenuta recentemente una cripta sottostante e scoperto il presepe in una grotta, elemento
ricorrente nei Presepi del Cinquecento in Puglia
e certamente un omaggio alla stessa terra carsica in cui lo scultore lavorò.
La scultura fu apprezzata fin da subito per il tipico stile medievale, con maggiore attenzione alla figura ieratica della
Vergine più grande di dimensioni rispetto alle altre raffigurazioni, con San Giuseppe raffigurato in tarda età e calvo. Il bambinello si presenta paffuto e sorridente.
Gli abiti sono tipici della corte medievale, i personaggi importanti sono raffigurati con abiti regali e sono mano dello scultore. I personaggi di meno spessore, dalla sua scuola. Non passa inosservata la presenza di un gatto, il male; di un cane, fedeltà così come sono ben identificabili i riferimenti alla Scuola Napoletana, con novizia di particolari nei capelli e i vari ricci o boccoli.
L’autore del presepe è Stefano Pugliese, noto come Stefano da Putignano, attivo tra il XV e il XVI secolo, e figura di spicco del primo rinascimento meridionale, iniziò la sua opera nel 1530 per terminarla l’anno successivo.
Originario di Putignano, operò in Puglia e in Basilicata
lasciando testimonianze scultoree in pietra locale di grande pregio.
La sua lunga attività artistica è compresa tra il 1490 e il 1538, in base alle date che lo scultore ha lasciato insieme alla firma sulle sue opere.
La Chiesa del Carmine contiene, oltre al presepe anche il chiostro del
convento annesso alla chiesa con affreschi raffiguranti scene bibliche
del profeta Elia.