Presepe artistico meccanico Il grande Presepe meccanizzato di Pieve Fosciana affianca la mostra

Il grande presepe meccanico costruito nel 1973, propone quaranta statue in gesso di varie misure che popolano un articolato paesaggio con i movimenti, la bottega del fabbro, la fucina e gli artigiani al lavoro. In via San Giovanni presepi e diorami, realizzati con tecnica del gesso e polistirolo sono arricchiti da armoniosi movimenti e vengono esposti all’ammirazione di un pubblico che ogni anno diventa sempre più numeroso.

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Il grande Presepe meccanizzato di Pieve Fosciana affianca la mostra

Tipologia di presepe

Tipologia: Presepe artistico meccanico

Dimensioni: 30 mq

Materiali: Tufo, gesso

Anno di costruzione: 1970

Visibilità: Nazionale

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Via San Giovanni, 31 Pieve Fosciana (Lucca)
calendar_month Periodo di apertura
  • Data apertura
    25 Dicembre 2024
  • Data chiusura
    6 Gennaio 2025
schedule Orari
dalle 14:30 alle 18:00
Festivi dalle 14:30 alle 18:00
Aperto solo nel periodo natalizio e su appuntamento

Il presepe - Il grande Presepe meccanizzato di Pieve Fosciana affianca la mostra

I presepi di Pieve Fosciana occupano un ruolo di primo piano nell’arte presepiale regionale e nazionale. La loro notorietà si deve alla qualità tecnica delle rappresentazioni che passa dalla precisione nel dettaglio alla scenografia, alla lunga storia che li accompagna che ha, negli anni, mosso troupe televisive nazionali e riviste di grande diffusione. Molte città hanno chiesto di poterli ospitare in un per corso natalizio espositivo nei giorni di Natale.
Ma facciamo un po’ di storia. Negli anni Settanta a Pieve Fosciana fu costruito in una sala adiacente la chiesa parrocchiale un grande presepio meccanico (visitabile a dicembre e gennaio). La struttura era costruita su una superficie di trenta metri quadrati con una profondità di dodici metri. Oltre quaranta statue in gesso di varie misure popolano un articolato paesaggio con i movimenti, la bottega del fabbro, la fucina e gli artigiani al lavoro. La grotta e tutto il paesaggio sono pervasi da un graduato riverbero di luci, che aumenta e cala come il ciclo della luce solare durante le ventiquattrore del giorno: all’alba appaiono lentamente le nubi nel cielo: poi sorge il sole e tramonta sul mare; arriva la notte, nello stesso tempo una cometa con la coda evanescente attraversa il cielo, dirigendosi sulla grotta della Natività. La scena ovviamente è centrata tutta sulla Natività, posizionata a sinistra di chi entra, dove si può vedere la Madonna in piedi, a lato della culla che osserva il bambino e di tanto in tanto si porta la mano al petto, mentre anche San Giuseppe osserva e si genuflette. Questo fu uno dei primissimi esempi di scenografia meccanica in tutta la provincia di Lucca. Anche il Touring Club Italiano si interessò a questo presepio, nel 1985 pubblicò la foto sulla copertina della sua rivista.
I movimenti meccanici sono formato da statuine di gesso, veri e propri pezzi unici artigianali realizzati dalle locali fabbriche della Mediavalle.
Le figurine artigianali sono ispirate ai mestieri del luogo, mentre la scenografia si ispira per una parte alla città, come documenta la presenza del mulino. Il presepe nacque per volontà della parrocchia e del parroco. Fu proprio lui che, isperandosi alla tradizione francescana quattrocentesca, supervisionò il lavoro che realizzarono i creatori Aldo Poli e Ginfranco Del Cat, modificato poi nella scenografia nel 1973.
Durante il ciclo giorno-notte, in sette minuti la voce del diacono Francesco Linari narra la nascita di Gesù tratta dai vangeli, alternando il racconto alle musiche natalizie.

Le mostre e diorami
Nel dicembre 1987 un gruppo di giovani della Parrocchia animati dal l’amore e la passione per la nobile arte presepiale decise di organizzare una mostra di presepi e diorami, qui a Pieve Fosciana. La novità ebbe un grandissimo successo, dato che nessuno prima nel paese aveva mai visto queste opere, (5 pezzi in tutto) e l’interesse da parte del pubblico nei confronti di queste realizzazioni ha convinto i promotori a rinnovare il loro impegno negli anni successivi, fino ad arrivare ad oggi con un esposizione di circa 40 opere tra presepi e diorami.
Da allora questa esposizione, è da tutti conosciuta come la Mostra dei Presepi di Pieve Fosciana, e ogni anno richiama in paese migliaia di persone. La chiesina di S. Giuseppe per un mese circa diventa una sorta di museo, all’interno del quale oltre quaranta opere vengono esposte al
l’ammirazione di un pubblico che ogni anno diventa sempre più numeroso. Attraverso una pannellatura e muniti di boccascena si possono ammirare le scene della Natività e momenti della vita di Gesù, l’Annunciazione, l’annuncio dell’Angelo ai pastori, la meraviglia dei Pastori l’adorazione dei Magi, la fuga in Egitto. Presepi in stile popolare e orientale e uno collocato addirittura dentro una lampadina. Quaranta piccoli presepi, ognuno diverso dall’altro ed ognuno più bello dell’altro, opere d’arte in miniatura la cui contemplazione ogni volta ci emoziona, riuscendo a toccare ognuno di noi proprio lì, in quell’angolo di anima che forse qualcuno aveva anche dimenticato di possedere. Nel dicembre 2011 in occasione del venticinquesimo anniversario della mostra fu pubblicato con il patrocinio degli enti del territorio il libro “I piccoli presepi di Pieve Fosciana. Quando l’arte diviene preghiera.

Un luogo dove continuano le tradizioni
Pieve Fosciana conserva alcune vecchie tradizioni. La più conosciuta è la Festa della Libertà, che risale al 1369. Ha origine dalla liberazione di Lucca da parte dell’imperatore Carlo IV e ricorre ogni anno nella domenica dopo Pasqua e nel lunedì seguente. Dal punto di vista religioso, in questi
giorni si commemora la SS. Annunziata. All’altare omonimo si celebravano in passato i matrimoni ed il gruppo robbiano ivi custodito è ancora adesso oggetto di venerazione in tali occasioni. Oggi, nel secondo giorno della Libertà, vengono festeggiate le Nozze d’Oro e d’Argento del paese. Fin dall’Ottocento alla Festa della Libertà è unita una fiera, che è una vera festa di primavera per tutta la Garfagnana. È usanza assaggiarvi la torta di riso e la torta di farro. Altra ricorrenza annuale è quella del Carnevale nel quale gareggiano le antiche “contrade”. La sera del Martedì Grasso, si “brucia il carnevale” incendiando un pupazzo che lo rappresenta e, come finale, si usa suonare la Grossa (la campana maggiore della Pieve) che segna l’inizio della quaresima.